Novitá del Consiglio di Stato in materia di lottizzazione abusiva
Luglio 7, 2022Avvocato Divorzista Roma
Luglio 20, 2022Il nostro Studio Legale è composto da Avvocati esperti e qualificati nel settore della responsabilità medica e della malasanità. Inoltre, in questo specifico settore, si avvale anche del supporto di medici legali convenzionati, in grado di valutare la reale situazione del paziente che si ritiene vittima di un errore sanitario.
Avvocato Malasanità Roma
Avviare un’azione di risarcimento del danno per responsabilità medica , prevede vari step.
Il primo step è quello di mettere insieme tutta la documentazione medica relativa al caso del paziente.
Successivamente, riscontrato l’esito negativo per il paziente e talune criticità nel comportamento di medico o struttura sanitaria, si procede con l’invio di una diffida stragiudiziale da parte del legale, dove si espongono i profili di responsabilità rinvenuti nella condotta della struttura sanitaria e si assegna alla struttura stessa un termine breve per mettersi in contatto con l’avvocato del paziente.
Il secondo step avviene in caso di mancato riscontro della struttura nel termine indicato e dal punto di vista procedurale il cliente ha a disposizione due alternative: il deposito di un ricorso per Accertamento tecnico preventivo (Atp) ex art. 696 bis C.p.c. o l’instaurazione di un giudizio di merito.
La Responsabilità del medico è fondata sugli stessi principi giuridici penali e civili che regolano la responsabilità per colpa connessa all’esercizio di qualsiasi attività professionale, ossia l’art. 43 c.p., gli artt. 1176, 2236 c.c.
Il medico e/o la Struttura Sanitaria rispondono del danno arrecato al paziente in caso di comportamenti colposi.
La colpa è identificata attraverso tre criteri:
- imperizia
- imprudenza
- negligenza
L’imperizia viene identificata nell’errore inescusabile, nella mancanza dell’abilità richiesta per l’esercizio dell’attività professionale.
L’imprudenza, nell’avventatezza, nella mancanza di previdenza e prevedibilità, nell’esporre il paziente ad un rischio sproporzionato ai vantaggi che ci si attende dall’indagine diagnostica o dalla terapia adottata.
La negligenza, nella distrazione, omissione, mancanza di quell’attenzione che è richiesta al medico nel momento in cui è a lui affidata la salute o la vita di un suo simile.
Il medico può incorre in un errore in un qualsiasi momento in cui esercita la sua attività svolta a favore del paziente. Avremo pertanto tre tipologie di errori:
- l’errore nella fase diagnostica;
- l’errore nella fase prognostica;
- l’errore nella fase terapeutica.
L’errore nella fase diagnostica è alla base dell’errore o del ritardo diagnostico.
L’errore nella fase diagnostica si distingue dal precedente in quanto il medico, pur avendo eseguito tutti gli accertamenti diagnostici richiesti dall’arte medica e dalle linee guida, formula una diagnosi del tutto incoerente ed incompatibile con i dati diagnostici.
L’errore nella fase terapeutica consiste nella scelta di un’errata terapia o trattamento, come ad es. una terapia farmacologica o ad un trattamento radioterapico inappropriato, o nell’errata scelta o esecuzione di un intervento chirurgico.
Ed ancora, in caso di precoci dimissioni, di carente assistenza post-operatoria, in caso di omissione e/o vizio del consenso informato all’operazione, ecc.
Avvocato Malasanità Roma
La colpa è invece della struttura sanitaria quando l’errore è principalmente riconducibile a carenze strutturali dell’ospedale o dell’azienda sanitaria, come ad esempio l’inefficiente formazione del personale medico e paramedico, il mancato rispetto delle norme sull’igiene, sulla sterilizzazione degli strumenti chirurgici, in caso di trasfusione di sangue od emoderivati infetti, nella disattenzione del personale nella somministrazione dei farmaci, che è alla base delle infezioni nosocomiali.
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